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Cosa sono e come funzionano i Microdati

Cosa sono e come funzionano i Microdati

I motori di ricerca come Google e Bing scansionano e analizzano le pagine HTML, cercando di comprenderne il contenuto e il significato. Dal momento che il codice HTML non è strutturato, alcuni dati delle pagine potrebbero non essere estratti e, di conseguenza, le informazioni elaborate potrebbero essere indicizzate non correttamente dai vari motori di ricerca, con risultati di ricerca scadenti.

Affinché i motori di ricerca comprendano una pagina, sono stati introdotti i cosiddetti dati strutturati ( structured data, o markup). I markup infatti forniscono indizi espliciti su ciò che è contenuto nelle varie pagine del sito web. I dati strutturati inviano quindi ai motori di ricerca informazioni aggiunte manualmente su una pagina per poterne classificare e di conseguenza indicizzarne correttamente il contenuto. Ad esempio, in un e-commerce, i markup da inserire all’interno della pagina di un prodotto, potrebbero essere il nome del prodotto, il brand del prodotto, il prezzo, la disponibilità e le recensioni del prodotto.

Questo tipo di informazioni possono essere anche sfruttate dai canali social quali Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn per poter condividere contenuti in maniera ottimale.

La maggior parte dei dati strutturati utilizza il vocabolario di Schema.org. Tuttavia, Google e Bing utilizzano una propria serie di modifiche dei campi dati.

Fondato nel 2011 dalle grandi aziende informatiche Google, Microsoft, Yahoo e Yandex, lo Schema.org consente ai motori di ricerca di comprendere le correlazioni tra le pagine e definirne la tipologia dei contenuti, che vengono trasformati in metadati in grado di offrire, lato utente, una User Experience migliore.

Esistono tre formati di dati strutturati compatibili con i vari motori di ricerca: microdati, RDFa e JSON-LD. Microdati e RDFa (Resource Description Framework in attributes) sono principalmente sintassi di markup. Essi si basano sull’aggiunta di informazioni Schema.org direttamente al codice HTML già presente in una pagina, ovvero come se fossero un’annotazione del codice sorgente.

Attualmente, l’implementazione più pulita e consigliata consiste nell’integrazione dei dati strutturati in un sito web tramite JSON-LD, un metodo basato sul formato JSON. Ciò significa che si utilizza la tecnologia JSON per fornire le stesse informazioni contenute in Schema.org: i metadati vengono implementati in un tag script separato dal contenuto del sito e inserito solitamente nell’head oppure all’interno del body del documento HTML.

Aggiungendo i tag di Schema.org al tuo sito Web, Google è in grado di fornire maggiori informazioni all’utente quando esso effettua una ricerca: in un sito non marcato da Schema.org lo snippet è normalmente composto da titolo, descrizione e url del sito. Dando a Google informazioni aggiuntive, quali ad esempio recensioni, prezzo di un prodotto, autore di un articolo il risultato di ricerca sarà più completo. In questo caso Google mostrerà all’utente il risultato di ricerca sotto forma del cosiddetto Rich Snippet. E’ stato dimostrato che i Rich Snippet aiutino ad aumentare la percentuale di click ricevuti nei risultati di ricerca organici.

Anche se dal punto di vista SEO, non ci sono prove che l’utilizzo dei microdati possa avere un impatto positivo diretto sul posizionamento organico, tuttavia è noto che i Rich Snippet diano al sito web una maggior visibilità nella pagina dei risultati.

In poche parole l’utilizzo dello Schema.org potrebbe portare più traffico dalla ricerca, in quanto aiuta l’utente, a capire in maniera più precisa il contenuto della pagina web infatti l’utilizzo dei dati strutturati, come ha dichiarato Google stesso possono migliorare l’aspetto del sito nei risultati di ricerca: ad esempio la priorità nella visualizzazione delle ricette può essere data alle ricette con maggior numero di stelle.

Ulteriore beneficio nell’utilizzo dei dati strutturati si ha nell’utilizzo dei dispositivi ad azione vocale, come ad esempio Google Assistant: essi infatti utilizzano i dati strutturati per mostrare i risultati ottenuti in seguito a una ricerca vocale.

Sebbene si sia tentati di aggiungere tutti i possibili dati strutturati su ogni pagina, non è consigliabile aggiungere dati strutturati su informazioni non visibili o non presenti nella pagina. Alcuni dati strutturati di Schema.org sono posizionati al meglio solo nella prima pagina e non sono necessari in ogni pagina.

Vediamo insieme alcuni markup di Schema.org comunemente usati

  • Articoli: per le pagine di notizie, blog e articoli, l’aggiunta di dati strutturati all’articolo può migliorare l’aspetto nei risultati della Ricerca Google. Insieme a Google Accelerated Mobile Pages (AMP) di cui abbiamo parlato in questo articolo, i dati strutturati possono aiutare la pagina a scalere le prime posizioni nei motori di ricerca. Le proprietà richieste sono il titolo, l’immagine, la data di pubblicazione, l’autore e l’editore. Vengono supportate più immagini e volendo può essere aggiunto il logo dell’editore.
  • Prodotti: l’aggiunta del markup strutturato del prodotto attirerà potenziali clienti poiché essi vengono visualizzati nei risultati di Ricerca Google e Google Immagini. Verrà aggiunto un badge al risultato di Google Immagini, incoraggiando gli utenti a fare clic sul contenuto. Gli utenti possono anche visualizzarne direttamente il prezzo, la valutazione della recensione e la disponibilità. Alcune proprietà disponibili sono: nome, descrizione, brand, prezzo, recensioni, gtin, disponibilità e immagini (ulteriore vantaggio è infatti dato dalla visualizzazione dei prodotti su Google Immagini).
  • Eventi: gli eventi possono essere disponibili nella Ricerca Google e in Google Maps. Google rende l’evento più interattivo mostrando la data dell’evento, il logo, la posizione (mappa e direzione), la possibilità di salvare l’evento, condividerlo o acquistarne i biglietti. I campi obbligatori sono nome, data di inizio e posizione. La posizione può essere una posizione fisica o una posizione virtuale, ad esempio un URL.
  • Ricette: i dati strutturati per le ricette sono importanti perché, come detto in precedenza, aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto della ricetta e ne favoriscono l’indicizzazione e quindi, indirettamente, il posizionamento. L’esperienza di navigazione degli utenti nelle sezioni: ricerca, immagini di Google e ricerca vocale viene quindi molto agevolata con l’introduzione dei markup Schema.org. Tra le proprietà disponibili per le ricette ci sono le foto, le recensioni, gli ingredienti, i tempi di preparazione, i caroselli video.

 

Ma quali sono in pratica i markup?

RDFa

about – servono a specificare la risorsa di cui sono i metadati;

rel e rev – vengono utilizzati per specificare la relazione tra le risorse. Essa può essere diretta o inversa;

src, href e resource – vengono utilizzati per specificare una risorsa partner;

content – serve a sostituire il contenuto dell’elemento quando viene utilizzato l’attributo della proprietà

datatype – attributo che specifica il tipo di dati del testo da usare con l’attributo della proprietà

typeof – utilizzato per specificare il tipo RDF dell’oggetto o della risorsa partner.

Microdati

L’implementazione dei Microdati è praticamente simile a quella RDFa e i suoi attributi includono:

itemscope – microdato che serve a creare l’elemento e indicare che il resto contiene informazioni su di esso

itemtype – serve per descrivere l’elemento e le proprietà con un URL valido di un vocabolario

itemprop – utilizzato per indicare che il tag contenuto ha il valore di una proprietà dell’elemento specificato

itemid – attributo che serve ad indicare un identificatore univoco dell’articolo

itemref – serve a fare riferimento alle proprietà di un elemento che non sono contenute nel itemscope.

Come verificare che i dati strutturati siano stati implementati in maniera corretta?

Tramite la Search Console è possibile verificare i dati strutturati nel nostro sito: Google analizza il codice della pagine, segnalando anche la presenza di errori, in modo da evitare problemi nella visualizzazione dei Rich Snippet.

Qualora volessi ulteriori informazioni riguardo i dati strutturati non esitare a scrivere un commento o a contattarci.

2 Commenti

  1. PianetaSvapo

    Ciao ti ringrazio per questa bella spiegazione ma nonostante la lettura non sono riuscito a risolvere i problemi del mio sito riguardanti avvisi di errori di microdati Campo mancante “sku” nei prodotti. In particolare la search console si riferisce a pagine amp del mio cms PS vs 1.7.7

    Rispondi
    • Rolando Ricci

      Buongiorno,
      per valutare il problema occorrerebbe vedere il codice della pagina del prodotto, per capire se nelle pagine Amp i microdati sono stati implementati in maniera corretta.
      Il problema di non riguarda la versione di Prestashop dal momento che Amp non è integrato in PS, ma viene installato tramite modulo o tramite tema. Spesso basta aggiornare il tema o il modulo all’ultima versione. Prima di aggiornare bisogna sempre verificare la compatibilità con eventuali modifiche del tema fatte ad-hoc.
      Se hai bisogno di supporto nell’aggiornamento e nella verifica di compatibilità non esitare a contattarmi.

      Rispondi

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