Oggi parliamo di e-mail marketing, come sempre (nel mio caso).
Mi rendo conto che ogni tanto, tra gli argomenti che ritornano in auge, per diversi motivi (best practices, GDPR, proviamo-a-ragionare, etc) c’è il mai risolto dubbio “Meglio il single opt-in o il double opt-in“?
L’iscrizione (volontaria, si capisce) ad un servizio, concorso, negozio online è il primo momento per qualsiasi attività di email marketing. Da qui un utente diventa parte integrante di un database, e da qui iniziano tutte le attività e strategie che lo vedranno protagonista.
Le modalità di iscrizione che possono essere utilizzate sono appunto single e double opt-in. Nel single opt-in l’utente si iscrive con una sola azione cliccando sulsante di conferma sul vostro form. Nel double opt-in invece l’utente conferma la sua iscrizione cliccando su un link che riceverà via email. Quindi 2 passaggi, prima l’isicrizione sul sito e poi la conferma via mail.
Perché preferire una o l’altra modalità di iscrizione?
Perché preferire l’iscrizione tramite single opt-in
Il single opt-in è un processo immediato, veloce, lineare. Aiuta l’utente a non perdersi nei passaggi, e chiaramente in questo modo aiuta l’azienda nel non perdere prematuramente un utente nei meandri delle procedure. E’ quindi il metodo migliore per aumentare le dimensioni di un database, da recenti ricerche si è visto che circa il 20% degli utenti non conclude una procedura di double opt-in.
3 vantaggi del single opt-in.
Tassi di abbandono minori. La linearità della procedura, come detto, consente di concludere l’iscrizione in un’unica operazione. Riducendo così il numero degli abbandoni in corso di opt-in. Qui, se gli utenti non si iscrivono, la ragione dovrà essere ricercata nella forma della richiesta: troppi dati obbligatori, poca chiarezza. Quindi è consigliabile richiedere solo i dati strettamente necessari per l’iscrizione, tutti quelli opzionali (seppur utili per successiva profilazione) è meglio chiederli in un secondo step ad iscrizione già conclusa.
Database grande, tanti contatti, tante (si spera) conversioni. Nel breve periodo, un database alimentato da single opt-in genera, in termini numerici, più aperture, click, quindi più conversioni rispetto a liste ottenute da double opt-in, perché più numerose.
Indirizzi (comunque) verificati. Se si prevede almeno un doppio campo di email (inserimento + verifica) è possibile verificare subito almeno la digitazione delle email. Quindi non è vero che senza il double opt-in il database si riempie per forza di Hard Bounce. Però, senza questo accorgimento è più facile incappare in email scritte male, quindi inesistenti. Nonostante i controlli che quasi tutte le piattaforme sono in grado di fare, sui domini scritti male, tutto quello che sta prima della @ non è comunque controllabile.
Perché preferire l’iscrizione tramite double opt-in
Se il single opt-in dà i suoi frutti nell’immediato, il double opt-in è più indicato per un lavoro in prospettiva. Se l’obiettivo è quello di costruire un database molto coinvolto ed attivo, bisogna scegliere il double opt-in. La quantità non è sempre un valore nell’email marketing, la qualità è anch’essa importante. Intanto spedire a tanti contatti costa di più, e non è detto che porti altrettante entrate, se questi contatti non sono coinvolti. La parola chiave è Engagement. L’Engagement si costruisce dall’inizio, dall’iscrizione di contatti ben disposti a ricevere e-mail ovviamente, e si consolida nel tempo inviando comunicazioni interessanti.
3 vantaggi del double opt-in
Engagement migliore… e miglior propensione all’acquisto! Pochi utenti ma buoni, con potenziali di conversione migliori. Chi vi lascia l’e-mail, e la conferma (addirittura) vi vuole proprio bene. Due indizi fanno una prova. Questi utenti dimostreranno sicuramente più interesse per le vostre campagne, e saranno più facili da fidelizzare. Maggiori percentuali di aperture, di click, e di conversioni.
Deliverability migliore. Hard bounce ridotti a zero. Zero altri tipi di problemi legati alla casella di posta sia nel breve che nel medio periodo (del lungo non v’è certezza, una casella si può sempre abbandonare). Una lista piena di utenti veri e attivi migliora la vostra reputazione verso i provider, che non vi faranno cadere in antipatici blocchi difficilissimi da eliminare o anche solo da aggirare.
(Quasi) nessuna segnalazione di Spam. A meno che non siate particolarmente pressanti sulla vostra utenza, nessuno di questi utenti segnalerà le vostre comunicazioni come spam. Inoltre in ottica GDPR, tracciando ogni dettaglio dell’iscrizione (indirizzo IP di conferma e data), il double opt-in testimonia la vostra buona fede, quindi che non v’è traccia di abuso nella vostra attività di mailing.
In buona sostanza…
E’ meglio l’uovo oggi o la gallina domani? Passatemi la similitudine: con il single opt-in si raccolgono subito tante uova… ma è la gallina del double opt-in che ci permette di averne tante altre nel tempo. L’email marketing è uno strumento potente, ma che per funzionare deve essere fatto con criterio. E’ mio parere, e non solo mio, che una lista debba durare, e per durare deve essere composta di utenti attivi e disposti a ricevere le comuncazioni per tradurle in azioni. Per cui il double opt-in è la soluzione migliore, che punta sulla qualità e sulla longevità.
Se volete avere maggiori informazioni a riguardo, una consulenza, non esitate a contattarci.
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