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Regime fiscale per e-Commerce: guida e spunti – parte 1 di 2

Regime fiscale per e-Commerce: guida e spunti – parte 1 di 2

Il tema della fiscalità nell’e-Commerce è un argomento molto richiesto dalla gran parte dei nostri clienti. Abbiamo deciso di parlarne oggi e in questo articolo poiché sempre più complesso ed estremamente difficile a causa di due elementi in particolare:

  1. La globalità e l’internazionalizzazione dell’e-Commerce. Da tempo ormai vediamo un forte contrasto tra le diverse legislazioni nazionali, non si parla di paesi distanti per cultura e regimi politici, si parla proprio di paesi teoricamente molto vicini fra di loro, ma distanti come posizione soprattutto quando si tocca la sovranità politica e fiscale. Il tema dell’armonizzazione delle legislazioni è un tema estremamente attuale e in forte stato di fluttuazione. La domanda cruciale sta nel chiedersi prima di cominciare: quale giurisdizione deve tassare e come lo deve fare?
  2. I rischi connessi alla circolazione delle informazioni, alla loro custodia e alla loro accessibilità. Ogni scelta ha una conseguenza e chi deve fare e-Commerce, soprattutto a livello internazionale, si trova spesso a dover compiere scelte poco lineari e spesso poco consapevoli delle conseguenze ultime. Se dobbiamo dirla tutta, le stesse autorità hanno spesso idee poco chiare in merito.

REGIME FISCALE ONLINE: GLI INIZI

Fortunatamente, l’orientamento degli Stati sembra quello di volere inquadrare le pratiche dell’e-Commerce nell’ambito delle leggi fiscali esistenti, facendole evolvere, piuttosto che creare nuovi negozi o regole specifici. In realtà ci si è provato a fare qualcosa di diverso. A metà anni ’90 si discusse di BIT TAX, vale a dire di tassare non sulla base delle transazioni ma sulla base del traffico. L’imponibile, in linea teorica, sarebbe stato il traffico generato e non l’imponibile transato. Questo dettato è rimasto (fortunatamente) solo nella teoria, in quanto hanno prevalso approcci più pragmatici.

Pensate a cosa avrebbe voluto dire tassare qualcosa che non ha di per sé un valore economico? Per esempio l’uso dei Social non sarebbe mai diventato quello che è adesso e la maggior parte dei modelli economici dell’Economia Digitale di oggi non sarebbe di fatto diventato applicabile. Avremmo avuto qualcosa di diverso, ma non è successo ovviamente. 

Eliminato questo rischio e adottato l’approccio dell’inquadramento nella normativa esistente, rimane il punto fondamentale: come adattare l’e-Commerce e le nuove pratiche alla legislazione esistente, o viceversa? Ecco qui sotto alcune domande tipiche, traslate nel mondo Digitale:

  1. Chi sono gli operatori economici? Come vado ad identificarli?
  2. Chi è il titolare di un dominio o di un’attività? Qual è la sua residenza fiscale?
  3. Dove si svolge una transazione?
  4. Quando inizia o si perfeziona una transazione?

Se non abbiamo una risposta chiara a queste domande è difficile determinare chi produce il reddito, di che tipo sia, e quindi definire quale sia la tassazione e il regime fiscale da applicare. La difficoltà è sia per chi opera nel settore sia anche del legislatore, non ultimo di chi deve fare applicare le regole, che si è trovato negli ultimi anni parecchio spiazzato e senza adeguati strumenti per operare. E’ molto semplice, proviamo a pensare al fatto che se sia ha una residenza fiscale in qualche località “benevola” nessuno verrà a conoscere qualsiasi informazioni in merito al contribuente. Questo attiene al rapporto fra esercente e stato di riferimento. Più semplice, sotto questo punto di vista, è il rapporto con il consumatore, il quale beneficia di uno strumento per accedere a beni e servizi e comunque paga la sua parte. 

REGIME FISCALE E-COMMERCE: LA SVOLTA DEL 1998

Il punto di vista invece che ha generato, a livello internazionale, una serie di passaggi importanti è stato quello avuto nella conferenza di Ottawa dell’OCSE, a cui hanno partecipato tutti gli aventi interesse. Da quel momento sono scaturiti un insieme di principi degni di menzione che vi elencherò qui sotto.

  1. Tutte le operazioni che avvengono online devono essere annoverate nella categoria dei servizi a prescindere dall’oggetto dello scambio.
  2. Sono stati enunciati i principi imprescindibili sulla cui base, legiferare ed operare: neutralità, efficienza, certezza, equità e flessibilità.
  • NEUTRALITA’: tutte le forme di commercio elettronico devono avere imposizione dello stesso tipo. L’e-Commerce deve avere lo stesso tipo di imposizione delle forme di commercio tradizionali.
  • EFFICIENZA: le misure delle Autorità Fiscali devono essere efficienti. Ciò vuol dire che devono andare di pari passo con l’Innovazione Tecnologica e non viceversa.
  • CERTEZZA: le regole devono essere semplice e accessibili a tutti gli operatori del settore.
  • EQUITA’: non si devono creare disparità fra i diversi paese o operare in maniera tale da creare sacche di doppia imposizione / esenzione.
  • FLESSIBILITA’: le regole devono essere flessibili, per evitare di dover legiferare ad ogni innovazione tecnologica.

L’adozione di questi principi, comunque non sempre perfettamente applicati, ha avuto come conseguenza l’abolizione delle dogane, sancendo la natura di servizio di ogni transazione online. Inoltre ha cessato il dibattito sull’esigenza di far nascere nuove tipologie di imposizioni fiscali. 

Nel corso dei successivi 20 anni l’attività degli stati e l’evoluzione del Commercio Elettronico hanno portato a focalizzare l’argomento su due aree: quello della fiscalità diretta, vale a dire da chi deve essere tassato il reddito prodotto dall’attività; e quello della fiscalità indiretta, cioè le regole di imposizione per l’applicazione dei vari regimi di IVA.

Si tratta di argomenti estremamente vasti e sicuramente non risolvibili in questa sede. Quello che posso dirvi è la promessa di dedicare un articolo solo su questo tema prossimamente. Se avete qualche informazione o se volete suggerirci qualche tema da trattare non esitate a contattarci qui.

A giovedì con la seconda parte tema…

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  1. e-Commerce e fisco: alcuni spunti - […] Nell’articolo precedente vi ho parlato dei primi accenni sulla disciplina fiscale nell’e-Commerce, le cause che la rendono così difficile…

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